La Casa del Sole è una scuola importante.
Oggi fa parte di un istituto comprensivo statale che si compone di una scuola dell’infanzia, due primarie e una secondaria di primo grado, distribuiti su più plessi. Ma essa nasce nel 1922 – e parte definitivamente nel 1925, quando le attività del trotto si trasferiscono del tutto a San Siro – con il nome di scuola speciale “Umberto di Savoia”.
È concepita come una scuola all’aperto – la più grande d’Europa – destinata ai bambini di “costituzione gracile”, cioè a rischio di tubercolosi. La sua “aula” più importante è un grande parco ricavato dall’ex trottatoio di Milano (parco Trotter) all’interno del quale i bambini imparano facendo, secondo l’insegnamento della pedagogia attivista di Dewey poi arricchito del contributo di pensatori come Freinet, De Bartolomeis, ecc.
L’edificio scolastico consiste in padiglioni immersi nel verde che impostano in termini di continuità il rapporto tra l’aula e lo spazio esterno. Qui, fino agli inizi degli anni Ottanta, i bambini allevavano animali, coltivavano orti e frutteti e serre, producevano formaggi e miele, vendevano questi prodotti ai commercianti del quartiere, gestivano con l’aiuto della Cariplo una cassa di risparmio interna; producevano i manuali dopo aver ricercato e studiato, stampavano un giornale, curavano il verde del parco, si organizzavano in cooperative.
Anche dopo esser venuta meno la caratteristica di scuola speciale, la Casa del Sole ha continuato lo sforzo di ricerca e innovazione didattico-pedagogica che l’ha resa famosa e importante in Europa legandosi alla didattica laboratoriale di Bruno Munari e sperimentando tra le prime a Milano una didattica interculturale capace di leggere e soddisfare i bisogni formativi di una popolazione scolastica in via di profonda trasformazione.
I testi sulla storia della scuola fino agli anni 2000 sono tratti dal libro:
“1925-2005 Casa del Sole – La città dell’Infanzia a Milano”
ove non sia indicato diversamente.