murales per le lotte operaie
Murales realizzati dai bambini nel 1976 per raccontare le lotte operaie di quel periodo.
Diverse immagini del 1976 della solidarietà della Casa del Sole ai lavoratori della Innocenti si trovano nel fondo Silvestre Loconsolo dell’Archivio del Lavoro di Sesto San Giovanni.
Descrizione
La sperimentazione verticale della Casa del Sole viene autorizzata dal ministero nel 1974/75. È una tra le prime sperimentazioni di questo genere in Italia.
Una caratteristica fondamentale della sperimentazione verticale è l’apertura dell’attività didattica ai problemi del quartiere, scelta conseguente alla trasformazione della scuola in una scuola di quartiere.
Questo porta gli insegnanti della Casa del Sole a usare l’ambiente esterno alla scuola come oggetto/strumento di studio.
La scuola persegue l’obiettivo di stimolare negli allievi il potenziamento delle capacità di analisi e comprensione della realtà sociale. Il metodo scelto per fare questo è il metodo della ricerca: la ricerca d’ambiente.
La scuola deve inoltre partecipare attivamente alla vita del contesto in cui è collocata, e può fare questo comunicando all’esterno i risultati del proprio lavoro didattico.
Di qui discende la produzione di libri e giornalini scolastici, la collaborazione delle classi con giornali cittadini, la produzione di pannelli per mostre, di audiovisivi o di murales sui muri interni di cinta della scuola.
I bambini diventano in questo modo attivi costruttori di sapere, non soltanto passivi fruitori.
Nell’aprile 1976 la scuola lancia una sottoscrizione per per sostenere la lotta dei lavoratori dell’Innocenti minacciati di licenziamento. I bambini passano una giornata nel parco con gli operai parlando di lavoro, inquinamento, caro affitti, problemi sociali. Sotto la guida degli insegnanti e di alcuni artisti milanesi dipingono i muri interni del parco con scene di vita della periferia milanese. Le opere realizzate dagli artisti in quei giorni, vengono messe all’asta e il ricavato è offerto al consiglio di fabbrica dell’Innocenti.
Un esempio di queste opere è il manifesto per un concerto tenutosi al Conservatorio di Musica di Milano per la mobilitazione della cultura per i lavoratori in lotta (Innocenti, Leyland e altre fabbriche) a cura di AG Fronzoni (si può trovare qui).